Il progetto “legalità è libertà” – titolo che riprende un aforismo di Goethe – si configura come un percorso educativo orientato alla cultura dei diritti e della responsabilità: l’idea nasce dalla convinzione che per diventare un individuo realmente libero sia necessario essere un cittadino consapevole e quindi sviluppare una salda conoscenza della natura e della funzione delle norme nella vita sociale, delle regole della democrazia e dei diritti di cittadinanza. Le riflessioni sulla cultura dei valori civili vogliono stimolare i ragazzi a comprendere come l’organizzazione e le decisioni della vita personale di ognuno si fondino su un sistema di relazioni giuridiche e che concetti fondamentali allo sviluppo sano dell’individuo, quali solidarietà, libertà, umanità, dignità e sicurezza non possano essere considerati come dati per sempre ma vadano perseguiti, costruiti, desiderati e, una volta raggiunti, protetti.
Al fine di sviluppare questo tipo di consapevolezza circa il proprio ruolo e apporto all’interno della società, verranno organizzati seminari e incontri di formazione con esperti delle buone prassi della legalità: associazioni che si occupano di contrasto ai fenomeni criminosi, forze dell’ordine e garanti dell’ordine pubblico, professionisti del settore sociale, pedagogico e psicologico che illustrino quali sono i “nuovi rischi” di devianza a cui i giovani sono più esposti e la risposta utile al fine di prevenire e contrastarli. Attraverso un’analisi guidate delle problematiche legate all’illegalità nel territorio e le buone pratiche nate per far fronte al crimine si potranno mettere alla luce i principi alla base della buona convivenza, basata sul rispetto dei diritti dell’uomo, e si porrà l’accento sull’importanza delle scelte personali per promuovere un processo di educazione e comportamenti sociali ispirati alla co-responsabilità.

L’associazione Abakhi ha previsto per il progetto 12 incontri di formazione che seguiranno metodologie di apprendimento diverse.

Nello specifico le attività previste sono:

–    Incontri e testimonianze con giudici e testimoni di giustizia per offrire l’opportunità ai ragazzi di conoscere, concretamente, storie che vengono vissute come remote ma che, in realtà, ci riguardano da vicino; l’intento è quello di poter offrire una chiave di lettura dei fenomeni criminosi e mafiosi pragmatica e da parte di chi effettivamente, ogni giorno, lotta contro la criminalità organizzata a gran voce, come il simbolo del rifiuto dell’omertà e della passività, anche a costo della vita;

–    Incontri di conoscenza della rete ReggioLiberaReggio che coinvolge imprese, singoli professionisti, associazioni, cooperative e consumatori critici e che comprende concrete iniziative di contrasto alla ‘ndrangheta e in modo particolare alla piaga del racket, promuovendo il consumo critico e responsabile, sensibilizzando e informando sull’antiracket;

–    Visita agli esercizi commerciali coinvolti e aderenti alla rete ReggioLiberaReggio;

–    Conoscenza di “Libera”, rete di associazioni, cooperative sociali, gruppi, scuole, sindacati, parrocchie e diocesi coinvolti non solo in un impegno costante contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità, ma anche costruttori di giustizia sociale, tutela dei diritti, politica trasparente;

–    Conoscenza dell’accordo quadro “Liberi di scegliere”, documento che pone come obiettivo un percorso virtuoso per i figli di ‘ndrangheta battendosi per garantire la loro regolare crescita psico-fisica, per prevenire la marginalità sociale attraverso opportunità lavorative, formative e ricreative, per azioni  volte al reinserimento dei minori ed interventi di giustizia riparativa che coinvolgano, ove possibile, anche il nucleo familiare di appartenenza; modello che si è costituito come buona pratica nell’azione a contrasto della cultura criminosa investendo sui giovani e sul disagio sociale.

–    visione del film “liberi di scegliere” in modalità plenaria e di cineforum, con successivo dibattito e approfondimento.

–    Visita ai beni confiscati alla mafia presenti sul territorio;

–    Incontri di formazione con professionisti nell’ambito delle dipendenze, con particolare attenzione alle cosiddette “new addiction” quali l’abuso degli strumenti tecnologici, le nuove forme di gioco patologico.

Incontri con la polizia postale e delle comunicazioni per approfondire la tematica dell’uso sicuro di internet e delle nuove tecnologie e strumenti di comunicazione digitali, concentrandosi su quali sono i rischi della rete e come evitarli o fronteggiarli.